venerdì 30 giugno 2017

Giardinaggio






Qualche ora di giardinaggio, all’alba.

Il termine non è precisissimo perché non di giardino, per quanto piccolo, si tratta, ma delle piante, ornamentali e da cucina, che stanno sul balcone.

Celebro così il primo giorno di vacanza (formale; di fatto, sto lavorando al prossimo anno).

Non conosco niente di più pacificante che piantare, togliere le erbacce, potare, rinvasare.

La mente si libera, il cuore si allarga.

Sarà che, nel profondo, mantengo geni contadini. 
Fossi nata solo qualche anno prima, m’avrebbero mandato in campagna, non a scuola.

Sono grata d’aver studiato, d’aver passato buona parte della mia vita a leggere.

Ma resto convinta che le uniche persone che sperimentano davvero, nel profondo, il senso della vita sono i contadini. E i poeti.

lunedì 26 giugno 2017

Cara Alice Munro, scusami




Quando li recitava, non si immaginava di essere un’attrice che interpreta Lady Macbeth in scena. Immaginava proprio di essere lei, di essere Lady Macbeth. Alice Munro




Chi ti credi di essere? 

Siamo al secondo incontro preparatorio per lavoro di scrittura del prossimo anno scolastico.

L’atmosfera è molto amichevole, la conversazione appassionata. 

Si cerca un equilibrio tra pareri discordanti.

Non mancano le battute anche mordaci, ma sono impreparata ad una frase così.

Balbetto:

Non mi credo di essere proprio nessuno.

Ma che hai capito? È una citazione, è il libro di Joyce Carol Oates.

Avrò sentito male, di certo lei avrà detto che il libro è di Alice Munro.

Lo scopro, poi, cercando il titolo su Google. 

Scopro anche che l’ho comprato qualche anno fa, proprio su indicazione dell’autrice che lo sta citando e l’ho pure letto (entrambe le cose risultano da miei appunti).

Quando ricomincio a leggere, infatti, lo ricordo.

Spero che, tenuto conto di ciò, Alice Munro non me ne voglia.